Depressione
Potrà esserti capitato di sentirti inadeguato, triste, malinconico verso momenti del passato in cui ti ritenevi più felice. Sono alcune delle caratteristiche dell’umore depresso.
La depressione può essere identificata con alcuni sintomi; i più comuni sono scarso appetito o iperfagia, insonnia o ipersonnia, scarsa energia, bassa autostima, difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni, sentimenti di disperazione.
Aver vissuto un lutto di una persona cara, una separazione affettiva, un demansionamento sul lavoro sono alcune delle esperienze che possono portare a sentirti “depresso”. Spesso ti accompagna anche la sensazione di essere inerme e privo di possibilità nel superare quel momento.
Come posso aiutarti a superare la depressione?
Ecco l’esempio di Raffaele:
Raffaele mi chiede aiuto, perché vive la sua quotidianità con il “pilota automatico”, privo di progettualità per il futuro e senza desiderio di realizzarsi in un obiettivo che sente suo. Mi racconta della sua sensazione di essere indietro rispetto agli altri suoi conoscenti e che esperienze che lui vorrebbe tanto vivere in realtà crede non facciano per lui a causa del suo senso di inadeguatezza. Durante i nostri colloqui, gli capita di rammaricarsi per momenti passati della sua adolescenza, recriminando ai suoi genitori di non averlo aiutato a essere più proattivo nella sua vita.
La prima cosa da fare è stata aiutare Raffaele a comprendere i motivi del suo stato di blocco nel presente, della sua scarsa motivazione all’agire e della sua inerzia, affinché potesse far proprio il senso che il sintomo depressivo aveva in questo momento della sua vita.
E’ emerso che Raffaele si sente spesso inferiore agli altri per esempio sul lavoro, quando si trova nella situazione in cui un collega lo prende in giro per scherzare e lui non riesce a controbattere, oppure rispetto all’università da cui parte dal presupposto che non è un percorso che “fa per lui”, alimentando un senso di inadeguatezza e inferiorità di sé.
Con l’uso del Diario e dei compiti esperienziali, Raffaele ha potuto cogliere in quali momenti si sentiva inerme e con il pilota automatico, rendendosi conto che gli orari e la tipologia di lavoro (lavoro su turni, con un’unica mansione che si ripeteva meccanicamente) non gli permettevano di dedicarsi a passioni, hobby, attività che durante il percorso psicologico ha scoperto piacergli veramente. Ciò che è stato fondamentale per Raffaele è stato chiedersi di volta in volta di fronte a possibili direzioni, cosa volesse e sentisse più suo. Così facendo, poteva “progettarsi” in una strada che lo motivasse e lo rendesse ingaggiato in azioni proattive. Questo gli avrebbe riconsegnato un ruolo di autore attivo nella propria vita, combattendo così la sensazione di avere il pilota automatico e l’inevitabile senso di inadeguatezza. Inoltre con il mio sostegno è stato importante per Raffaele fare scelte coerenti con ciò che avrebbe voluto realizzare nel suo futuro, con l’obiettivo di crearsi orizzonti futuri più autentici e in grado di coinvolgerlo emotivamente a tal punto da mantenere un atteggiamento meno passivo e più attivo.
Se desideri uscire da uno stato di blocco, demotivazione o inerzia, attraverso un percorso psicologico puoi farlo! Contattami apsi.ciaccia@gmail.com oppure prenota un appuntamento!